Sexting: benefici e rischi del sesso a portata di click

sexting-cosa-significa

Articolo di Alessandra Recine

Il termine sexting nasce dalla crasi tra le parole inglesi sex (sesso) e texting (mandare SMS) e rappresenta un neologismo utilizzato per indicare l’invio di messaggi, testi e/o immagini sessualmente più o meno espliciti, principalmente tramite il telefono cellulare o tramite altri dispositivi informatici. Piccante diversivo per i partner, stuzzicante curiosità per i single votati a nuovi approcci, il sexting si è ampiamente diffuso durante il lockdown anche nel nostro Paese (Carnevale et al. 2020). La pratica però non è esente da potenziali rischi che è importante conoscere per poter poi evitare di incorrervi.

Alcuni dati sulla diffusione del fenomeno del sexting

Molte sono le ricerche che, negli ultimi anni, si sono occupate del sexting (soprattutto tra i giovani) e il dato che le accomuna è quello che vuole il fenomeno in costante e irrefrenabile ascesa. Dal rapporto Eurispes “Sesso, erotismo e sentimenti: i giovani fuori dagli schemi” del 2018 che ha visto la partecipazione di un campione di 710 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni è emerso che  quasi 6 giovani su dieci hanno praticato sexting almeno una volta nella vita, ovvero hanno inviato e condiviso materiale sessualmente esplicito in forma verbale, fotografica o video. A dedicarsi più spesso al sexting sono i ragazzi del Nord-Est: il 17.5% lo pratica “spesso”, rispetto al 15.6% delle Isole, il 10.9% del Centro, il 10.7% del Sud, il 9.9% del Nord-Ovest. Tre giovani su quattro fanno sexting con il proprio partner (75%), ma, nello stesso tempo, quasi la metà lo ha fatto con un partner occasionale (46.6%) e quattro su dieci con una persona da cui era attratto (40.6%), il 35.6% con qualcuno con cui voleva scherzare.

Il Rapporto Censis-Bayer (2019) sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani offre un’analisi della vita privata delle coppie e dei single condotta su un campione di 1.860 persone tra i 18 e i 40 anni. Secondo l’indagine, il 16.5% degli italiani scatta foto o registra video durante i rapporti sessuali, mentre il 37.5% pratica sexting. È possibile, dunque, vedere come le percentuali siano variabili in base al campione preso in esame e alla provenienza geografica e che la pratica può essere ritenuta sia un’azione da realizzare in maniera saltuaria, sporadica, messa in atto per gioco o per scherzo, anche con partner occasionali (al di fuori della propria coppia), oppure reiterata con continuità, come mezzo sicuro per procurarsi piacere.

Cosa spinge giovani e adulti ad avvicinarsi al sexting?

Riuscire ad evidenziare la moltitudine di motivazioni che inducono adolescenti e adulti a sperimentarsi nel sexting non è semplice. È possibile però rintracciare un aspetto trasversale a tutte le età: la sperimentazione. Infatti, sia che si tratti di un adolescente che si avvicina alle prime esperienze erotiche, sia che si tratti di un adulto che ha già una vita sessuale avviata, il sexting permette di mettersi in gioco, di scandagliare un terreno sconosciuto, di mettersi alla prova con le immagini, con il corpo e soprattutto con le parole. L’esperienza di stimolare la propria e altrui eccitazione può costituire un potente momento di gratificazione personale, che può condurre alla volontà di mettere di nuovo in atto questo tipo di pratica uno svariato numero di volte (Botta et al. 2020).

Si può fare sexting perché scrivere da dietro uno schermo facilita l’espressione di termini e fantasie che a voce si potrebbe aver paura o vergogna a esternare; in questo modo inoltre diventa più semplice introdurre anche argomenti di carattere sensuale e sessuale, confessare i propri gusti, flirtare, mostrare il proprio corpo e accrescere la probabilità di “far colpo” (Spaccarotella 2020). Alle volte si accetta di fare sexting con un partner o un altro contatto/utente semplicemente perché viene richiesto, per acconsentire a una esplicita domanda dell’interlocutore e non “deluderne” le aspettative; altre volte viene proposto per “sciogliere il ghiaccio”, laddove il semplice invio di una foto “casta” può diventare in realtà una scusa per iniziare a conversare e intrattenere in seguito una conversazione più spinta. Il sesso in chat permette inoltre ad alcune persone di avere una conferma della piacevolezza del proprio aspetto fisico e di ricevere così un iniezione di autostima.

Il sexting inoltre può essere messo in atto anche per poter raggiungere più persone contemporaneamente (soprattutto per le persone single che usano le app di dating, questo dà la possibilità di rintracciare un profilo che si avvicini al proprio “identikit”) o per sedurre e sentirsi desiderabili (questo meccanismo può scattare anche in persone sentimentalmente impegnate, ma che non si sentono desiderate dal partner e ricercano attenzioni altrove).

Il sexting che giova al rapporto di coppia

La pratica del sexting se effettuata in modo consenziente, con consapevolezza e non in modalità esclusiva può apportare benefici da un punto di vista personale e relazionale. Nelle coppie consolidate in cui entrambi i partner avvertono il desiderio di esplorare pratiche erotiche diverse oltre a quelle definibili come “classiche”, lo scambio di materiale erotico, filmati e fotografie sessualmente eccitanti si configura come un gioco capace di sostenere ed alimentare il desiderio sessuale e la complicità, nonchè di facilitare la condivisione di fantasie e di introdurre aspetti di novità nella routine sessuale. Nel caso in cui due partner sperimentino una relazione a distanza, il sexting può aiutare a mantenere viva la passione permettendo alla coppia di sperimentare una variante al sesso in camera da letto. Non ultimo, lo scambio di materiale erotico può aiutare i partner, lontani o vicini che siano, a conoscersi meglio e, quindi, creare maggiore intimità, con risvolti positivi anche nella comunicazione all’interno della coppia.

I rischi del sexting

Considerando l’ampia diffusione del sexting tra gli adolescenti, il rischio maggiore in cui questi incorrono legato ad una scarsa consapevolezza nel diffondere foto, video o messaggi sessualmente accattivanti, riguarda la possibilità che tali contenuti finiscano nella rete, fuori dal proprio controllo e possano nuocere alla reputazione della persona coinvolta con conseguenti ripercussioni sul piano psicologico. Allo stesso tempo il sexting sembrerebbe collegato a fenomeni di microprostituzione, condotte sessualmente rischiose e abuso di sostanze e, non ultimo, alle nuove forme di cyberbullismo. Per adolescenti e adulti c’è poi il rischio di essere vittime di revenge porn (porno vendetta): la pubblicazione di contenuti privati ed intimi, in caso di rottura della relazione, allo scopo di vendicarsi del partner, per ottenere favori o per estorcere denaro.

Considerati i rischi sopra descritti, il sexting non va demonizzato o bandito ma è importante che alla base della sua pratica vi siano principi quali: consensualità, rispetto, etica e legalità e che, al fine di non incorrere in questi rischi, si utilizzino app di messaggistica “a tempo” in cui i contenuti possono essere cancellati o scomparire dopo un certo numero di secondi e si eviti di inviare foto o video che ritraggano il volto o altri tratti riconoscibili (piercing o tatuaggi) che sarebbe meglio nascondere o coprire.

Riferimenti bibliografici

Botta D., Cosmi V., Eleuteri S., Giuliani M., Marciante N., Peruzzi D., Petruccelli I., Recine A., Spaccarotella M. (2020), Sessualità e social network. Il fenomeno del sexting. eBook consultabile su https://festivalpsicologia.it/argomenti/sexting 

Carnevale S., Costa S., Giuliani M., Medde P., Morgilli L., Peruzzi D., Spaccarotella M., (2020). CoV-Habits. Alimentazione, sessualità e attività fisica in lockdown durante la pandemia CoViD-19. eBook Ordine Psicologi Lazio.

Eurispes, (2018). Sesso, erotismo e sentimenti. I giovani fuori dagli schemi, https://eurispes.eu/news/indagine-eurispessesso-erotismo-e-sentimenti-i-giovani-fuori-dagli-schemi/

Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani, https://www.censis.it/welfare-e-salute/rapportocensis-bayer-sui-nuovi-comportamenti-sessuali-degli-italiani

Spaccarotella M., (2020). Il Piacere Digitale #sexandthesocial. Firenze: Giunti Psychometrics

Lascia un commento